Il primo thriller dell’autore di Il giardino di marmo, altrettanto feroce e selvaggio, dove la fame e la minaccia della morte donano a uomini, donne e animali una forza liberatoria e spietata
«Un crudele romanzo d’avventura che ricorda il Revenant di Iñárritu» Le Monde
«La storia è straordinaria, la penna anche» Le Figaro Magazine
«Stile potente, poesia animale e disperato umanesimo» Les Échos
1748. Sulle montagne innevate del selvaggio West Virginia, la tribù Shawnee lotta ferocemente per difendere la popolazione indigena dall’invasione dei coloni, tra cinici compromessi e premonizioni ancestrali. In mezzo a quelle foreste Reathel vaga da mesi, accompagnato da un feroce mastino. Ha perso tutto, e ha fame. Quando finalmente arriva a una baracca isolata, vi scopre Della, giovane donna mezzosangue che sta per dare alla luce un bambino. Il freddo, la fame e gli orsi non sono gli unici pericoli in agguato: il neonato è stato promesso alla tribù degli Shawnee. In cambio, il loro capo Dente Nero concederà una tregua ai coloni dell’insediamento vicino e romperà l’accerchiamento che l’ha portato allo stremo. Della è fuggita, disposta a tutto pur di salvare il suo bambino. Ma gli Shawnee sono sempre più impazienti, e i coloni scalpitano per riuscire a mettere le mani sulla loro unica possibilità di sopravvivere agli attacchi della tribù. Uno stile letterario duro e primordiale, proprio del grande romanzo americano, che riecheggia le asprezze di una natura grandiosa e ostile all’uomo, tra scuoiature, scalpi, cacciatori di pelli, predicatori, sciamani, commerci clandestini, efferati colpi di scena e donne che partoriscono tra i caldi fumi del sangue in mezzo a ghiaccio, fame, violenza, ostilità e morte. Saranno proprio l’imminenza di questa morte e la connessione atavica tra madri di specie diverse a diventare, grazie alla penna incandescente di Taylor, motore della sopravvivenza e – forse – della salvezza di chi riuscirà a scampare all’apocalisse.
L’Autore
Alex Taylor, originario di Rosine, nel Kentucky, ha debuttato con un grande successo di critica nel 2010 con la raccolta The Name of the Nearest River. Ha ricevuto il Thomas and Lillie D. Chaffin Award for Appalachian Writing, il Barry Hannah Prize for Fiction e l’Eric Hoffer Award in General Fiction. I suoi racconti sono stati pubblicati, fra gli altri, su «Oxford American», «Black Warrior Review», «Carolina Quarterly», «American Short Fiction» e «Greensboro Review». Edizioni Clichy ha già pubblicato il suo Il giardino di marmo (2022)
Casa editrice: Edizioni Clichy