Iran esprime preoccupazione per i diritti umani in Spagna durante sessione ONU a Ginevra

Iran esprime preoccupazione per i diritti umani in Spagna durante sessione ONU a Ginevra

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TEHERAN – Un rappresentante dell’Iran presso l’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra ha espresso serie preoccupazioni sulla situazione dei diritti umani in Spagna, durante la 49ª sessione del Gruppo di lavoro per la Revisione Periodica Universale (UPR), tenutasi il 30 aprile.

Yaser Salarian, delegato della missione permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra, ha presentato una dichiarazione ufficiale in merito alla situazione in Spagna. Di seguito, i principali contenuti del suo intervento.

L’Iran ha accolto la delegazione spagnola, ma ha espresso preoccupazione per alcune gravi criticità legate ai diritti umani, in particolare:

  • il traffico di esseri umani e lo sfruttamento, fenomeni in aumento e preoccupanti;
  • sanzioni sproporzionate verso le minoranze;
  • la mancata tutela del diritto all’istruzione per donne e ragazze rom.

Alla luce di queste problematiche, l’Iran ha formulato una serie di raccomandazioni indirizzate al governo spagnolo:

  1. Intensificare gli sforzi per eliminare ogni forma di segregazione educativa basata sullo status socioeconomico o sull’origine etnica.
  2. Garantire che né lo Stato né il settore privato sostengano o contribuiscano all’imposizione di misure coercitive unilaterali che danneggiano i diritti umani.
  3. Approvare leggi chiare ed efficaci per contrastare la tratta di esseri umani.
  4. Attuare con urgenza misure concrete per porre fine alla violenza di genere, con particolare attenzione al fenomeno dei femminicidi.
  5. Adottare iniziative immediate per eliminare ogni forma di discriminazione e maltrattamento nei confronti di immigrati e richiedenti asilo.

L’intervento si è concluso con l’auspicio che la Spagna possa trarre beneficio dal processo UPR e migliorare il proprio impegno in materia di diritti umani.

Queste dichiarazioni, provenienti da un Paese come l’Iran spesso criticato a sua volta sul fronte dei diritti civili, rientrano nel quadro del confronto multilaterale previsto dal meccanismo di revisione ONU, in cui ogni Stato può sottoporre osservazioni e raccomandazioni ai Paesi esaminati.

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