Julian Assange è tornato a far parlare di sé, questa volta non per le sue battaglie legali o per le rivelazioni di WikiLeaks, ma per un gesto simbolico al Festival di Cannes. Il fondatore di WikiLeaks ha indossato una maglietta con stampati i nomi di migliaia di bambini palestinesi uccisi durante il conflitto in corso tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.

Il gesto è avvenuto in un momento in cui l’attenzione internazionale sul conflitto israelo-palestinese è alta. In particolare, l’offensiva militare israeliana, iniziata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, ha provocato migliaia di morti civili, tra cui moltissimi bambini. Secondo fonti delle Nazioni Unite e organizzazioni umanitarie, le vittime infantili a Gaza superano ormai diverse migliaia.
Assange ha partecipato all’evento accompagnato dalla moglie Stella, attivista che negli ultimi anni ha sostenuto numerose campagne per la sua liberazione. Proprio la presenza a Cannes è parte di un più ampio tentativo di riportare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione di Assange, ancora al centro di un intricato procedimento giudiziario per l’estradizione negli Stati Uniti.
La scelta di indossare una maglietta con i nomi dei bambini uccisi rappresenta una dichiarazione politica forte, che unisce il tema della libertà di informazione, da sempre caro ad Assange, alla denuncia delle conseguenze umanitarie della guerra.