Thomas G. Fraser
Il conflitto arabo-israeliano
pp. 272, € 16
Da quando nel 1948 in Palestina fu creato lo stato di Israele, il Medio Oriente è una delle zone di tensione permanente nello scacchiere internazionale, teatro di guerre e violenti conflitti che scoppiano a intervalli quasi regolari. Il volume tratteggia in primo luogo il complesso di ragioni che portarono alla decisione di dar vita a Israele, per poi illustrare la serie di eventi politici e militari che negli anni hanno disegnato il grafico altalenante delle relazioni arabo-israeliane, fino alla scena odierna, in cui si segnala l’intensa attività diplomatica svolta dal segretario di stato americano John Kerry.
Thomas G. Fraser è professore emerito nell’Università dell’Ulster.
Sergio Della Pergola
Israele e Palestina: la forza dei numeri
Il conflitto mediorientale fra demografia e politica
pp. 264, € 15,00
Strategia militare, politica internazionale, ideologie religiose: se il conflitto israelo-palestinese è stato spesso studiato secondo queste angolature, praticamente sconosciuto è il peso delle sue componenti demografiche. Componenti che, in realtà, hanno svolto in passato, e ancor più svolgeranno in futuro, un ruolo determinante nelle decisioni di carattere politico. “Dobbiamo capire”, afferma l’autore, “che Israele non potrà essere contemporaneamente grande (e quindi esente da concessioni territoriali), ebraica e democratica. Sarà necessario rinunciare almeno a una di queste tre prerogative”. In questo libro Della Pergola mostra come cambiano gli equilibri di una convivenza difficile ma inevitabile, e suggerisce una riflessione complessiva capace di portare a un credibile processo di pacificazione e di offrire un fondamento politico autentico alla formula “due popoli, due stati”.
Sergio Della Pergola vive dal 1966 in Israele, dove è titolare della Shlomo Argov Chair in Israel-Diaspora Relations e direttore della Division of Jewish Demography and Statistics nella Hebrew University di Gerusalemme.
Cinzia Bianco, Matteo Legrenzi
Le monarchie arabe del Golfo
Nuovo centro di gravità in Medio Oriente
pp. 248, € 16
Poche storie contemporanee sono così rilevanti come l’ascesa delle monarchie del Golfo: da attori secondari a nuovo centro di gravità del Mediterraneo allargato e, infine, ad attori chiave sui delicati equilibri globali. Il volume racconta questa storia, per conoscere meglio i paesi che assicurano il 20% delle risorse energetiche mondiali, che agiscono come forze importanti negli equilibri finanziari e che condizionano le traiettorie politiche dal Mediterraneo, all’Africa orientale, all’Asia sud-occidentale. Dal conflitto libico alle tensioni con l’Iran alla delicata partita multipolare tra Stati Uniti, Cina e Russia, le monarchie del Golfo sono al centro di interessi strategici per l’Europa, come per l’Italia. Nel libro si analizzano queste dinamiche in forma chiara e si descrive il ruolo chiave che la Penisola Arabica gioca nei mercati energetici e nella transizione verso forme di energia rinnovabili.
Cinzia Bianco è research fellow presso lo European Council on Foreign Relations, dove si occupa di politica estera europea verso le monarchie del Golfo.
Matteo Legrenzi insegna Scienza politica all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è research associate al Dipartimento di politica e relazioni internazionali dell’Università di Oxford.
Angelo Panebianco (a cura di)
Democrazia e sicurezza
Società occidentali e violenza collettiva
pp. 344, € 28
L’opinione pubblica nelle democrazie è spesso portata a sottovalutare i rischi per la sicurezza del Paese. Questo è tanto più vero nel caso delle democrazie europee, in virtù della «lunga pace» che fu propria del periodo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale alla fine della guerra fredda. Esaurito il confronto fra Stati Uniti e Unione Sovietica e finita la politica dei blocchi, le minacce alla sicurezza sono diventate più diffuse. Con la ripresa della competizione fra le grandi potenze, le guerre civili che insanguinano certi Paesi extraoccidentali e i cui effetti investono le nostre democrazie, e non ultimo con le azioni dei gruppi terroristici, i rischi oggi si sono moltiplicati. Un quadro dunque complesso e articolato su cui questo volume, che raccoglie studi maturati in ambiti e con competenze diversi, vuole fare chiarezza.
Angelo Panebianco è professore emerito di Scienza politica all’Università di Bologna.
Vittorio Emanuele Parsi
Titanic
Naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale
pp. 360, € 24
L’Ordine Liberale Internazionale è un progetto che intendeva armonizzare la sovranità statale e l’economia di mercato, attraverso la promozione della democrazia liberale all’interno e il sostegno alla cooperazione economica e commerciale sul piano internazionale. A partire dagli anni ’80 del secolo scorso, l’OLI è stato dirottato e il potere del mercato ha offuscato la forza della democrazia. Lo squilibrio causato dalla pandemia, il riscaldamento globale, la dilagante disuguaglianza, l’ascesa delle potenze autoritarie, il dramma delle migrazioni e la perdurante minaccia terroristica, sono sfide che possiamo vincere solo a condizione di trovare un diverso equilibrio tra cooperazione e competizione, per rendere solide, inclusive, eque e attraenti le nostre democrazie di mercato.
Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni internazionali nell’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore di ASERI (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali).
Manlio Graziano
Frontiere
pp. 172, € 13,00
La caduta del muro di Berlino sembrò inaugurare una stagione in cui la liberalizzazione dei mercati, la creazione di vaste zone di libero scambio e la nascita di una nuova unione politica e monetaria avrebbero condotto alla scomparsa di molte altre frontiere. Trent’anni dopo, questa tendenza appare invertita e si assiste alla rivalutazione dei confini, e persino alla loro reintroduzione là dove, come in Europa, erano stati virtualmente aboliti. Il fatto che le frontiere siano tornate di attualità non significa però che esse corrispondano a ciò di cui l’attualità avrebbe bisogno.
Manlio Graziano insegna Geopolitica e Geopolitica delle religioni all’American Graduate School di Parigi, a Paris-Sorbonne e al Geneva Institute of Geopolitical Studies.
Gastone Breccia
L’arte della guerriglia
pp. 312, € 16,00
Il termine che la definisce ha poco più due secoli, ma la guerriglia accompagna tutta la storia dell’uomo. Anche oggi non v’è area del globo che ne sia immune: dall’Afghanistan alle retrovie del fronte in Ucraina, dalle foreste africane alla Cecenia, dalla striscia di Gaza alla giungla birmana. Guerriglia è la lotta ingaggiata dal più debole con tattiche elusive: attaccare i punti deboli del nemico e fuggire, non accettare scontri diretti, sabotare comunicazioni, costringere il nemico a presidiare zone sempre più vaste, spendendo uomini e mezzi. Questo libro racconta dunque la guerriglia così come è stata teorizzata e praticata sia seguendo le elaborazioni degli scrittori antichi e moderni sia raccontando vicende concrete come la resistenza degli indiani d’America, il Vietnam, l’Afghanistan. E domani che guerriglia sarà?
Gastone Breccia insegna Storia bizantina e Storia militare antica nell’Università di Pavia.
Elena Baracani
L’Unione europea e la prevenzione dei conflitti
Un’analisi comparata di tre casi di studio: Cipro, Kosovo e Palestina
pp. 272, € 22,00
Oggetto di indagine di questo volume è il ruolo svolto dall’Unione europea nella politica internazionale e in particolare nell’attività di prevenzione dei conflitti. La ricerca si concentra su tre casi di studio specifici: Cipro, Kosovo e Palestina. Ciascun caso viene ricostruito adottando una metodologia comparata, focalizzata su quattro dinamiche evolutive – le origini e la politicizzazione della questione etnica, lo scoppio delle prime ostilità e i successivi momenti di escalation e de-escalation, l’internazionalizzazione e l’europeizzazione del conflitto – nell’intento di evidenziare come si siano modificati i comportamenti delle parti in conflitto e quali strutture materiali e normative, su più livelli, ne abbiano condizionato gli esiti. L’attività di prevenzione dell’UE è stata concettualizzata, infatti, come una struttura al tempo stesso materiale e normativa che può o meno influenzare il comportamento delle parti e degli altri attori della comunità internazionale.
Elena Baracani è ricercatrice in Scienza Politica nel Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna, dove insegna Politica internazionale e European Union External Relations.
Franco Cardini
Gerusalemme
Una storia
pp. 336, € 16,00
Mèta di pellegrini da tutto il mondo, al centro di una contesa millenaria, Gerusalemme è la città santa per le tre grandi fedi monoteiste. Da conoscitore, e soprattutto da innamorato della città, Franco Cardini ci guida in una passeggiata che servirà da viatico a chi ha solo un giorno per vederla o a chi è venuto per trascorrervi tutta la vita. E per noi dipana il filo della storia – dal cammino del Cristo verso il Golgotha fino alla Porta di Giaffa e al Santo Sepolcro, dalla Valle di Josafat al Monte degli Olivi, dal Muro del Pianto fino alle discoteche di oggi – allineando eventi ed immagini di ieri e di oggi, alla ricerca dello spirito di quella che resta una città-mistero.
Franco Cardini insegna Storia medievale nell’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze; è Directeur d’Études nell’école des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University.
Casa Editrice: Il Mulino