Mostra per denunciare stupri e crimini della guerra in Bosnia ed Erzegovina

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Nel weekend di ognissanti si visita la mostra “Breaking Free” di “Forgotten children of war” nella ex chiesa di San Francesco a Guastalla.

Anche questo weekend resterà aperta alle visite l’esposizione allestita nella ex Chiesa di San Francesco, Breaking Free, mostra fotografica di Forgotten Children of War.

La mostra si ispira alle storie di madri e dei loro figli nati durante la guerra, evidenziando le loro battaglie silenziose in una società piena di stigma e discriminazione. L’obiettivo principale è promuovere solidarietà, empatia, libertà, uguaglianza e scelta. Si affronta lo stigma legato alla violenza sessuale durante i conflitti e alle sue vittime, con un focus particolare sui bambini nati a causa della guerra in Bosnia Erzegovina. Questi bambini sono spesso stati abbandonati dai genitori, mentre i loro diritti e bisogni sono stati ignorati per anni. La mostra è un momento significativo per loro, in quanto condividono le proprie storie e volti, uscendo dall’oscurità della discriminazione. Dimostra anche la forza di questi bambini che affrontano la comunità, promuovendo una società più equa e non discriminante. Un elemento cruciale è la voce delle madri e delle donne sopravvissute agli stupri e alle aggressioni di guerra, che insieme ai loro figli mandano un messaggio di uguaglianza e contro la discriminazione. L’obiettivo è una società basata su valori di parità, non su discriminazioni.

BREAKING FREE

Chiesa di San Francesco

Prossimi weekend di apertura

dall’1 al 3 novembre; dall’8 al 9 novembre; dal 15 al 17 novembre: venerdì ore 16.00 – 19.00, sabato e domenica ore 10.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00

La mostra rimarrà in esposizione fino al 17 novembre. Per info: associazione “Un bambino per amico”, cell. 333 6405079, www.unbambinoperamico.org

LEGGI ANCHE

Diwali: La Festa delle Luci

Oggi si celebra Diwali, una delle feste più importanti della cultura indiana e di grande significato per le comunità induista e sikh in tutto il