Cina: congedo matrimoniale fino a 30 giorni, ecco cosa cambia per le coppie.
Più di metà delle province cinesi ha deciso di moltiplicare i giorni di permesso per i novelli sposi: da un minimo di 3 giorni a un massimo di 30, a seconda dell’area. L’obiettivo dichiarato è favorire i matrimoni e, di riflesso, le nascite in un Paese alle prese con il calo demografico più rapido dalla fine degli anni ’50.

Le province più generose
- Sichuan (90 milioni di abitanti) propone 20 giorni di congedo, che diventano 25 per chi effettua anche la visita medica prematrimoniale.
- Shandong (oltre 100 milioni di residenti) ha già fissato per legge un tetto fino a 18 giorni.
- Shanxi e Gansu guidano la classifica con 30 giorni pagati.
La norma nazionale ferma a 3 giorni risale al 1980, quando la Cina introduceva la «politica del figlio unico». Oggi, dopo il via libera al secondo figlio nel 2016 e al terzo nel 2021, Pechino cerca nuovi incentivi per convincere i giovani a mettere su famiglia.
Perché servono più giorni
Molti cinesi lavorano a centinaia di chilometri da casa. Tornare nel villaggio d’origine per il rito tradizionale (e magari concedersi una luna di miele) richiede tempo e soldi. «Con soli tre giorni era già un’impresa partecipare al banchetto», nota Wang Mengdi, che lavora nelle risorse umane a Chengdu. «Con 20 o 25 giorni puoi davvero organizzare tutto senza stress».
Matrimoni in caduta, nascite ai minimi
Nel primo trimestre 2025 si sono sposate 1,81 milioni di coppie, l’8 % in meno rispetto allo stesso periodo 2024 e il livello più basso dal 1980. Gli esperti indicano due cause principali:
Meno giovani: dagli anni 2000 il numero di nati è sceso da oltre 20 a poco più di 10 milioni l’anno.
Cambio di mentalità: istruzione più lunga, carriera e ricerca dell’indipendenza ritardano (o scoraggiano) le nozze.
Per una società dove «prima il matrimonio, poi i figli» è ancora la norma, il calo dei fiori d’arancio si traduce in culle vuote. Nel 2024 i nuovi nati sono scesi sotto i 9 milioni, meno della metà rispetto al 2016.
Altre leve in campo
- Registrazione semplificata: dal 1° maggio le coppie possono sposarsi in qualsiasi ufficio anagrafe, senza presentare il libretto di famiglia.
- Congedi di maternità e paternità più lunghi: in molte province si superano già i sei mesi per le madri e le tre settimane per i padri.
- Sostegni economici alle aziende: i governi locali valutano di rimborsare parte dei costi per non scaricarli sui datori di lavoro.
Il demografo Zhai Zhenwu è ottimista: «Allungare i congedi non pesa in modo insostenibile sui bilanci pubblici, soprattutto se si condividono i costi con le imprese». I prossimi mesi diranno se basterà a invertire la tendenza.