Nel 2023, il Comitato per la protezione dei giornalisti internazionale (CPJ) ha riferito che l’anno più mortale per i giornalisti in quasi un decennio ha visto la morte di 72 giornalisti su 99 a livello mondiale legati alla guerra Israele-Gaza.
Il CPJ ha sottolineato che senza queste vittime, la tendenza globale complessiva delle vittime dei giornalisti sarebbe diminuita. Il conflitto ha colpito in modo sproporzionato i giornalisti palestinesi, costituendo quasi il 75% di tutte le morti di giornalisti nel mondo.
La presidente del CPJ Jodie Ginsberg ha espresso preoccupazione per la minaccia senza precedenti ai giornalisti, sottolineando il ruolo cruciale svolto dai giornalisti di Gaza che riferiscono sul campo. Il CPJ sta indagando se alcuni giornalisti nel conflitto di Gaza siano stati deliberatamente presi di mira dalle forze israeliane, costituendo potenzialmente crimini di guerra. Ginsberg ha sollecitato la solidarietà globale con i giornalisti che affrontano minacce, non solo a Gaza ma a livello globale, poiché il bilancio complessivo delle vittime dei giornalisti nel 2023 ha raggiunto il più alto dal 2015.
Il CPJ ha inoltre sottolineato la riduzione delle vittime dei giornalisti in Ucraina e Messico, esprimendo al contempo le preoccupazioni attuali in Somalia e le Filippine.