Significato del Hajj, Differenze tra Sunniti e Sciiti e Curiosità sul Pellegrinaggio

Significato del Hajj, Differenze tra Sunniti e Sciiti e Curiosità sul Pellegrinaggio

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Ogni anno, milioni di musulmani da ogni angolo del pianeta si ritrovano in Arabia Saudita, nella città santa della Mecca, per compiere l’Hajj, il pellegrinaggio sacro che rappresenta una delle più alte forme di devozione nella fede islamica. Più che un semplice viaggio, è un’esperienza spirituale, collettiva, profondamente simbolica e personale. Ma cosa rappresenta esattamente questo rito? Quali sono i suoi passaggi fondamentali? Quali differenze esistono tra le diverse correnti dell’Islam? E che significato ha per chi resta a casa?

Significato del Hajj, Differenze tra Sunniti e Sciiti e Curiosità sul Pellegrinaggio
Significato del Hajj, Differenze tra Sunniti e Sciiti e Curiosità sul Pellegrinaggio

In questo approfondimento rispondiamo a queste e molte altre domande, offrendo una panoramica completa per chi vuole conoscere e comprendere meglio uno degli eventi religiosi più partecipati del mondo.

Che cos’è il Hajj?


Il termine Hajj deriva dal verbo arabo “ḥajja”, che significa “dirigersi verso un luogo sacro”. In senso religioso, indica il pellegrinaggio annuale alla Mecca, considerato uno dei cinque pilastri dell’Islam, ovvero uno dei doveri fondamentali che ogni musulmano devoto deve compiere almeno una volta nella vita, se in possesso dei mezzi economici e fisici per farlo.

La sua origine si ricollega alla figura del profeta Abramo (Ibrahim), che secondo la tradizione islamica costruì la Kaaba, il cubo sacro al centro della Moschea al-Haram, su indicazione divina.


Quanto dura il Hajj e quando si svolge?


Il Hajj si tiene ogni anno tra l’8 e il 13 del mese di Dhul-Hijjah, l’ultimo mese del calendario lunare islamico. Dura ufficialmente cinque giorni, anche se alcuni pellegrini vi dedicano più tempo per motivi logistici o spirituali. Poiché il calendario islamico segue il ciclo lunare, il periodo del Hajj varia ogni anno nel calendario gregoriano.

Le tappe principali del pellegrinaggio

Il pellegrinaggio è composto da una serie di rituali codificati e carichi di significato:

  • Ihram: lo stato di purificazione con cui il pellegrino si prepara, vestendo abiti bianchi semplici (per gli uomini) che simboleggiano l’uguaglianza davanti a Dio.
  • Tawaf: il giro rituale attorno alla Kaaba per sette volte in senso antiorario.
  • Sa’i: la camminata tra i colli di Safa e Marwa, rievocazione della ricerca d’acqua della madre di Ismaele.
  • Arafat: il momento culminante, in cui i pellegrini si fermano sul Monte Arafat per pregare e riflettere.
  • Muzdalifah e Mina: dove si raccolgono pietre e si esegue la “lapidazione del diavolo”, simbolo della resistenza al male.
  • Eid al-Adha: la “Festa del Sacrificio”, celebrata in tutto il mondo musulmano, commemora l’atto di fede di Abramo pronto a sacrificare suo figlio per Dio.

pellegrini a Mecca
pellegrini a Mecca

Hajj e le sue interpretazioni: sunniti e sciiti a confronto


Sia i musulmani sunniti che quelli sciiti riconoscono il Hajj come un dovere fondamentale. Le pratiche principali sono condivise, ma esistono alcune sfumature:

  • I sunniti seguono scrupolosamente la Sunnah del profeta Maometto, basandosi su fonti tradizionali consolidate.
  • Gli sciiti, pur mantenendo gran parte degli stessi riti, talvolta eseguono i passaggi in orari o modalità leggermente diversi, con maggiore enfasi sulla guida spirituale degli Imam.

In entrambi i casi, il Hajj rappresenta un momento di purificazione e rinnovamento, in cui il fedele cerca di tornare alla propria comunità come persona spiritualmente rigenerata.

Chi è un Haji? Il titolo che accompagna una vita
Al termine del pellegrinaggio, i musulmani che vi hanno preso parte ricevono l’onorevole appellativo di “Haji” (per gli uomini) o “Hajja” (per le donne). Non è un titolo ufficiale, ma è profondamente rispettato all’interno della comunità, simboleggiando una vita guidata dalla fede e dalla dedizione.

Differenza tra Hajj e Umrah

Un’altra forma di pellegrinaggio alla Mecca è l’Umrah, conosciuta come il “piccolo pellegrinaggio”:

CaratteristicaHajjUmrah
ObbligatorioSì (una volta nella vita)No (ma raccomandato)
PeriodoSolo nei giorni di Dhul-HijjahQualsiasi periodo dell’anno
Durata5-6 giorniPoche ore
Riti principaliPiù numerosi e strutturatiSolo Tawaf e Sa’i

Molti pellegrini decidono di compiere l’Umrah in aggiunta al Hajj, oppure in momenti dell’anno meno affollati.

Curiosità sul Hajj: numeri e fatti sorprendenti

  • Oltre 2 milioni di pellegrini partecipano ogni anno, rendendolo uno degli eventi religiosi più affollati al mondo.
  • Il governo saudita impone quote annuali per ogni Paese per gestire il flusso dei pellegrini.
  • Durante il Hajj, l’Arabia Saudita allestisce ospedali mobili, sistemi di sorveglianza, trasporti e logistica su scala enorme.
  • I pellegrini percorrono a piedi decine di chilometri, in un clima spesso torrido, in segno di umiltà e sacrificio.
Una foto storica di pellegrinaggio
Una foto storica di pellegrinaggio

Come fare gli auguri per il Hajj a un amico musulmano

Durante il periodo del Hajj è un bel gesto esprimere vicinanza e auguri agli amici musulmani. Ecco alcune frasi comuni:

  • “Hajj Mabroor!” – Che il tuo pellegrinaggio sia benedetto e accettato.
  • “Taqabbal Allah minna wa minkum” – Che Dio accetti le nostre opere e le vostre.
  • “Possa il tuo cuore tornare più leggero e la tua fede più forte” – Un augurio personale, rispettoso e sentito.

Non servono frasi complesse: anche un semplice “Buon Hajj a te e alla tua famiglia” sarà sicuramente apprezzato.


Il Hajj è molto più di un rito religioso: è un momento di unità globale, in cui milioni di persone si spogliano di ogni differenza sociale, culturale e politica per riscoprirsi uguali davanti a Dio. È una celebrazione della fede, del sacrificio, dell’umanità condivisa. Anche chi non è musulmano può guardare a questo evento con rispetto e curiosità, cogliendo l’essenza universale del viaggio interiore che rappresenta.

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