Talebani stringono la morsa sui social arrestati influencer per contenuti “immorali”

Talebani stringono la morsa sui social: arrestati influencer per contenuti “immorali”

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In Afghanistan, i Talebani hanno intensificato la repressione contro gli utenti dei social media, in particolare TikTok, accusati di comportamenti contrari ai precetti religiosi imposti dal regime. Il Ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio ha confermato l’arresto di diversi giovani, tra cui alcuni influencer molto seguiti.

Talebani stringono la morsa sui social arrestati influencer per contenuti “immorali”
Talebani stringono la morsa sui social arrestati influencer per contenuti “immorali”

Uno dei casi più noti è quello di Haroon Pakora, famoso per le sue dirette su TikTok, spesso seguite da giovani afghani. In un video diffuso dal ministero, Haroon appare visibilmente costretto a chiedere scusa per aver parlato con donne durante le sue trasmissioni. Ha promesso di non farlo più e ha invitato le donne, afghane e non, a non partecipare ai suoi video in futuro. Alcuni utenti hanno fatto notare che potrebbe essere stato obbligato a registrare il video sotto pressione e che gli sarebbe stato rasato il capo durante la detenzione, ma queste voci non sono state confermate.

I Talebani hanno già vietato TikTok e il videogioco PUBG nel 2023, accusandoli di “corrompere i giovani” e di “diffondere messaggi contrari ai valori islamici”. Ora, però, la repressione sembra diventare ancora più dura, con avvertimenti ufficiali: chi usa i social per “scopi immorali o illegali” rischia l’arresto.

Il portavoce del ministero, Saif al-Islam Khyber, ha ribadito che le piattaforme social devono essere usate solo per “educazione, notizie affidabili e commercio legittimo”. Qualsiasi contenuto che esprima “idee deviate, insulti o discriminazioni” sarà punito come reato.

Il 13 maggio 2025 è stato arrestato anche Shir Ali Mubariz, influencer di Baghlan noto per i suoi video comici. Anche in questo caso, l’accusa è di “comportamenti inappropriati”. Gli influencer afghani, che spesso usano i social per guadagnarsi da vivere, si trovano ora senza alternative: con le opportunità di lavoro tradizionale quasi azzerate, molti giovani avevano trovato nei social una via di sopravvivenza economica.

Ma con il controllo crescente e la censura imposta dai Talebani, anche questa possibilità rischia di scomparire. La repressione digitale, secondo diversi osservatori, potrebbe portare a ulteriore isolamento e disagio sociale, soprattutto tra i più giovani. Un duro colpo in un paese dove libertà e diritti continuano a essere limitati, anche online.

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