Cos’è l’Arbaeen: il pellegrinaggio a piedi più grande del mondo verso Karbala

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Cos’è l’Arbaeen e perché milioni di pellegrini camminano per onorare l’Imam Hussein

Accade oggi venerdì 15 agosto 2025, Ogni anno, in Iraq, si svolge un evento religioso di proporzioni straordinarie che, nonostante la sua immensa portata, rimane poco conosciuto al di fuori del mondo musulmano: l’Arbaeen. Si tratta di una commemorazione che attira fino a 25 milioni di pellegrini provenienti da ogni parte del globo, un numero che supera persino quello dei fedeli presenti alla Mecca per il pellegrinaggio islamico dell’Hajj.

Origine e significato religioso

La parola Arbaeen significa “quaranta” in arabo e indica i 40 giorni di lutto che seguono il martirio dell’Imam Hussein (AS), terzo Imam della tradizione sciita e nipote diretto del Profeta Maometto (PBSL). Hussein è considerato il simbolo eterno della lotta contro l’ingiustizia e la tirannia.

L’evento ricorda la Battaglia di Karbala del 680 d.C., durante la quale Hussein e 72 dei suoi compagni furono uccisi dalle truppe del califfo omayyade Yazid. Secondo la tradizione, Hussein rifiutò di giurare fedeltà a un potere considerato corrotto, preferendo affrontare la morte piuttosto che rinunciare ai principi di giustizia, libertà e dignità umana. Questo sacrificio ha reso l’Imam Hussein una figura venerata non solo dagli sciiti, ma anche rispettata da molti sunniti e da persone di altre fedi.

il santuario dell’Imam Hussain a Karbala

Il pellegrinaggio: un cammino di fede

Il pellegrinaggio dell’Arbaeen non ha un’unica origine geografica. Alcuni fedeli partono da Najaf, città santa che ospita il santuario dell’Imam Ali, per un cammino di circa 80 chilometri fino a Karbala. Altri iniziano il loro viaggio da luoghi ancora più lontani, persino dall’Iran, dal Libano o da altri Paesi del Golfo.

La particolarità dell’Arbaeen è che la maggior parte dei pellegrini viaggia a piedi, un’esperienza che può durare giorni o settimane. Lungo il percorso, si incontrano “mawakib”, tende e punti di ristoro gestiti da volontari che offrono cibo, bevande, riparo e cure mediche gratuitamente. In un’epoca dominata dalla logica commerciale, la gratuità e la generosità diffusa sono uno degli aspetti più sorprendenti di questa tradizione.

Un evento di unione interreligiosa

Sebbene sia radicato nella tradizione sciita, l’Arbaeen non è un evento esclusivo. Vi partecipano musulmani sunniti, cristiani, yazidi, zoroastriani e persino atei, accomunati dal rispetto per la figura dell’Imam Hussein e dal desiderio di condividere un messaggio universale: la resistenza al male e l’impegno per la giustizia.

Sicurezza e organizzazione

Garantire la sicurezza di milioni di persone in movimento è una sfida colossale. L’Iraq mobilita decine di migliaia di agenti e volontari per proteggere i pellegrini da possibili minacce, compreso il terrorismo. Nonostante i rischi, l’affluenza continua a crescere anno dopo anno, segno della forte determinazione dei fedeli.

Curiosità e aspetti sorprendenti

  • Numeri record: con circa 25 milioni di partecipanti, l’Arbaeen è considerato il più grande raduno annuale del mondo, superando eventi come l’Hajj alla Mecca o il Kumbh Mela in India (che però si svolge ogni 12 anni).
  • Un fiume umano: chi osserva dall’alto descrive la marcia come un “nastro ininterrotto” di persone che si estende per chilometri e chilometri.
  • Ospitalità senza confini: molte famiglie irachene considerano un onore aprire la propria casa ai pellegrini, offrendo anche i letti di famiglia e dormendo per terra pur di ospitarli.
  • Partecipazione internazionale: oltre ai fedeli mediorientali, arrivano delegazioni da Europa, Africa, Asia e perfino dall’America Latina.
  • Un cammino di riflessione: per molti, il viaggio è anche un momento di introspezione spirituale, simile agli antichi pellegrinaggi medievali in Europa.

Il messaggio universale dell’Arbaeen

Oltre al suo significato religioso, l’Arbaeen porta un messaggio che supera confini e credi: difendere i valori morali, combattere l’oppressione e sostenere la dignità umana. È per questo che, anche per chi non condivide la fede islamica, la storia di Hussein e il pellegrinaggio a Karbala possono suscitare ammirazione e rispetto.

Galleria foto: Il pellegrinaggio Arbaeen

Leggi anche: La Storia della Battaglia di Imam Hussein (link)

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